Cos’è la Terapia del dolore?
Marzo 5, 2024

Artrosi: cos’è, quando colpisce, come si cura

Infiltrazione ecoguidata dell'anca

L’artrosi (detta anche osteoartrosi o osteoartrite) è una patologia degenerativa che colpisce le nostre articolazioni (artropatia). Si tratta di una malattia che può provocare dolori e comportare una notevole riduzione del movimento. Scopriamo insieme cause, sintomi, rimedi e soluzioni. Artrosi è una parola che deriva dal greco antico e significa letteralmente “processo degenerativo delle articolazioni”. Questa patologia oggi purtroppo è molto diffusa: colpisce il 10% circa della popolazione adulta e circa il 50% delle persone sopra i 60 anni. L’osteoartrosi attacca le articolazioni del nostro corpo (es. anca, ginocchio, spalla), ovvero quelle complesse architetture anatomiche fatte di muscoli, legamenti e tendini che mettono in relazione le estremità di due o più ossa del nostro scheletro. In particolare l’artrosi colpisce la cartilagine, quel cuscinetto naturale che separa i capi ossei articolari assicurando che funzionino in maniera fluida e senza attrito. Quando le articolazioni funzionano male, la nostra capacità di eseguire movimenti, anche i più banali, può essere compromessa e possono manifestarsi dolori articolari di varia intensità e frequenza.L’artrosi è una patologia cronica e degenerativa. Essa provoca un graduale cambiamento strutturale delle parti anatomiche colpite e una conseguente progressiva diminuzione della loro efficienza.

Infiltrazione ecoguidata dell’anca

A che età colpisce l’artrosi?

L’artrosi colpisce in forme distinte, che possono manifestarsi in età diversa: l’artrosi primaria può sopraggiungere in età adulta, verso i 40-50 anni, ed ha origine in un particolare difetto del metabolismo dei condrociti, ovvero le cellule che producono il tessuto cartilagineo. L’artrosi cosiddetta secondaria di solito insorge in età più avanzata, tendenzialmente dopo i 60 anni, ed è da ricondurre invece al naturale processo di invecchiamento della cartilagine articolare. Nel corso degli anni, infatti, le nostre articolazioni compiono innumerevoli movimenti e questo può comportare un naturale consumo della cartilagine che le protegge. In alcuni casi, ad esempio a seguito di una precoce e intensiva attività agonistica, l’artrosi può colpire anche soggetti sotto i 40 anni. La patologia può manifestarsi anche come come conseguenza di traumi dovuti a cadute o incidenti: in questo caso è indipendente dal fattore età.

Infiltrazione ecoguidata del ginocchio

Infiltrazione ecoguidata del ginocchio

Quali articolazioni colpisce l’artrosi?

L’artrosi affligge con maggior frequenza le articolazioni di sostegno, ovvero quelle che sono soggette a maggior carico, e quelle soggette a molto stress, le più utilizzate. Nella parte superiore del corpo l’artrosi attacca con maggior frequenza cervicale, spalle e mani. Nella parte inferiore del corpo, le aree anatomiche maggiormente colpite dall’artrosi sono anche, ginocchia e piedi.

Differenza tra artrosi e artrite

Spesso si tende a confondere artrosi e artrite, due malattie che, pur avendo delle caratteristiche comuni, sono molto diverse tra loro. La confusione è probabilmente ingenerata anche da un problema terminologico: l’artrosi è infatti detta anche osteoartrite, secondo una definizione che deriva direttamente dall’inglese osteoarthritis. Cosa hanno in comune? Artrite e artrosi sono entrambe patologie reumatiche ed entrambe attaccano le articolazioni, portando dolori che rendono difficoltosa la mobilità degli arti. Quali sono le differenze? L’artrosi è una patologia degenerativa che scaturisce dall’usura della cartilagine articolare. Il dolore causato dall’artrosi è imputabile alla vicinanza anomala e dal contatto diretto dei capi articolari. In genere l’artrosi colpisce le articolazioni maggiori o soggette a un maggior sollecito come anca, ginocchio, piede, spalla e mani. I sintomi dolorosi si manifestano all’utilizzo dell’articolazione e diminuiscono dopo il riposo. L’artrite è invece una patologia infiammatoria autoimmune cronica. Non è correlata a fattori specifici e può manifestarsi in persone di tutte le età. In genere si sviluppa nelle articolazioni di polsi, mani, caviglie e piedi in modo bilaterale. I principali sintomi dell’artrite sono tumefazione, rigidità articolare e dolore che si presenta in qualsiasi momento.

Diagnosi dell’artrosi

Per avere una diagnosi di osteoartrosi è necessario sottoporsi ad una visita medica con uno specialista. Il medico farà domande mirate per ricostruire la storia clinica del paziente. Successivamente valuterà la mobilità articolare proponendo al paziente l’esecuzione di semplici movimenti. Seguirà l’osservazione di eventuali tumefazioni a livello locale. Il medico attraverso la palpazione potrà verificare la presenza di un versamento articolare e il paziente potrebbe provare dolore alla pressione all’altezza delle rime articolari. A livello uditivo possono essere percepiti dei crepitii. Attraverso gli esami radiografici sarà possibile valutare con precisione l’entità del restringimento articolare.

Terapie conservative e soluzioni chirurgiche

Nelle sue fasi iniziali è possibile procedere al trattamento dell’artrosi con delle terapie conservative, ovvero rimedi poco invasivi destinati a rallentare l’avanzamento della patologia e a tenere sotto controllo la sintomatologia dolorosa. E’ particolarmente indicato  praticare  una terapia iniettiva intra-articolare, che ricorre all’infiltrazione di sostanze lubrificanti come l’acido ialuronico, questo tipo di infiltrazioni vengono eseguite sterilmente in modalita’ ecoguidata. L’utilizzo dell’ecografo aumenta l’accuratezza e la sicurezza della procedura infiltrativa, permettendo di visualizzare in tempo reale l’ avanzamento dell’ago e il raggiungimento del preciso sito da infiltrare.  All’avanzare della patologia, lo specialista potrà proporre al paziente di procedere con dei trattamenti di medicina rigenerativa come le infiltrazioni autologhe di gel piastrinico e di cellule mesenchimali, finalizzate a stimolare la rigenerazione cartilaginea. Dopo il ciclo infiltrativo si può ricorrere  a cicli mirati di fisioterapia, in abbinamento all’assunzione di farmaci antinfiammatori e analgesici. Alcuni pazienti traggono giovamento da trattamenti di tipo termale come la fangoterapia. Per diminuire il carico sull’articolazione, il chirurgo potrà effettuare un intervento di artroscopia grazie al quale è possibile eliminare eventuali frammenti mobili dei capi ossei e visionare lo stato effettivo dell’articolazione. Quando l’articolazione è irrimediabilmente danneggiata la soluzione definitiva è la chirurgia protesica. I capi articolari vengono sostituiti con delle protesi in vari materiali che consentiranno al paziente il ritorno a una vita normale.  Gli interventi chirurgici più diffusi  sono quelli che riguardano protesi di ginocchio e protesi d’anca.

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